TRA "OCEANI" DI SOLARI, COME SCEGLIERE I SEA FRIENDLY!
Alcuni filtri solari si sono dimostrati molto pericolosi per l’habitat marino con conseguenze davvero pesanti, le barriere coralline stanno perdendo le loro bellissime colorazioni e i coralli muoiono, danneggiando tutto l'ecosistema marino. Per questo sono nate le protezioni solari ocean friendly, prive dei componenti sotto accusa e sempre più attente anche nella confezione, che diventa ecosotenibile. Quindi un occhio anche all’etichetta per vacanze davvero “amiche del mare”.

Il problema dell’inquinamento da creme solari è globale: secondo recenti studi, solo nei mari tropicali, vengono rilasciate dalle 6.000 alle 14.000 tonnellate di creme l’anno, che raggiungono le barriere coralline.
La situazione nel Mediterraneo è meno studiata, ma un recente studio dell’Università di Cantabria ha notato un innalzamento del livello di alcuni metalli (ad es. il titanio fino al 20%) nelle acque dopo una giornata affollata di bagnanti su una spiaggia spagnola. Sono a rischio, oltre che i coralli, alcune specie particolarmente vulnerabili come i cavallucci marini e i ricci, questi ultimi molto importanti perché fanno parte delle catene alimentari dell’ecosistema marino e favoriscono la biodiversità!
Quali sono le sostanze incriminate

Oxybenzone, octinoxate, canfora e octocrylene, ma anche alcuni filtri minerali come l'ossido di zinco e biossido di titanio sono da evitare!
Una garanzia di rispetto per il mare è anche quella dei solari water resistant, ovvero resistenti all'acqua. Hanno la capacità di restare più a lungo sulla pelle, proteggendoci di più, ma anche di non dispendersi nell'ambiente marino.
Oltre che essere water resistant hanno anche un’altra qualità: sono biodegradabili. Non rimangono quindi per tempi lunghi nell’ambiente marino: vengono attaccati da batteri che li scindono nelle loro componenti, non nocive per l’ecosistema. Considerate che un prodotto viene considerato biodegradabile se viene degradato in 10 giorni del 60%: una buona percentuale che però in alcune formulazioni sale addirittura al 100% in un mese. In pratica nulla o quasi rimane nell’acqua del mare.
Molti degli ingredienti usati nelle creme solari ocean friendly sono di origine vegetale. Fra quelli più usati ci sono:
- la frutta estiva, in particolare l’albicocca, ricca di vitamine protettive A ed E, uno dei più conosciuti alimenti salva-abbronzatura
- i grassi vegetali come il burro di karitè, l’olio di girasole e l’olio di riso: sono altamente emollienti, nutritivi e riparatori, contrastano l’impoverimento e la disidratazione dovuta all’esposizione solare
- la melagrana anti-age e anti-ossidante
- l'olio ricavato dai semi di canapa che ha effetto antiossidante e anti-radicali liberi
- il gel di aloe vera ad azione riparatrice.
Dal momento che la plastica tanto devasta il mare e le spiagge, le creme solari che non inquinano il mare hanno un’attenzione particolare al packaging, che diventa anch’esso il più possibile ecosostenibile.
Cosa cercare in etichetta

L’etichetta aiuta nella scelta! Bisogna quindi guardarla con attenzione: le definizioni sono diverse ma nella maggior parte dei casi riporta le diciture: sea friendly, ocen friendly , ocean respect, respectful of sea life, save the sea. Ecco qualche suggerimento di solari consigliati per la pelle e per gli oceani!
Vichy Ideal Soleil Acqua Solare Abbronzatura Intensa SPF30 200ml
Defence sun latte spray 50+ 200 ml
Sun secure lait crepitant spf50+ 200 ml
Eau thermale avene solare spray spf50+ 200 ml nuova formula
Fotoprotector hydrolotion 200ml
Bariesun spf50+ lait 100 ml
Rilastil Sun System Transparent Spray SPF 15 200 ml



L'autore

Dr.ssa Ludovica Evelin Guidi
Laureata in chimica e tecnologie farmaceutiche, Farmacista con esperienza e passione per la formulazione dei prodotti dermocosmetici.
ludovica.guidi@farmaciacorsetti.it